Descrizione
Chiesa di San Nicola de’ Figulis e Cappella della Confraternita del SS. Rosario
La denominazione de’ figulis, aggiunta al titolo fin dalle origini, è probabilmente dovuta al fatto che buona parte degli abitanti della chiesa parrocchiale era anticamente dedita al mestiere del vasaio (figulus in latino). Secondo lo storico locale B. Di Dario (1943) sul finire del XVI secolo si poteva ancora osservare fuori le mura un edificio con la scritta "Officinae figulorum". La chiesa è molto antica e appare nei documenti a partire dal maggio 1247 allorquando Pier Delle Vigne, segretario di Federico II, permutava con il Vescovo di Caiazzo un terreno posseduto in Cesarano ricevendone in cambio una terra posta nella città "supra plateam maiorem, non multum longe ab ecclesia Sancti Nicolay". In seguito appare per la prima volta con il titolo di ecclesie Sancti Nicolai de Figulis in un testamento del 1306 ove viene donato un diritto all'uso di un orto di sua proprietà.
La sede non era però quella odierna. Infatti fino al 1643 la chiesa di S. Nicola era l'attuale chiesa della Santissima Concezione o Chiesa delle Monache, annessa al conservatorio-monastero istituito nel 1615 dal Vicario Generale della Diocesi Giulio D’Ettorre. Nell’adattare una serie di edifici per il monastero l’antica chiesa venne a trovarsi nel mezzo delle nuove fabbriche divenendo, dopo l’adozione della clausura, chiesa esclusiva di esso. La chiesa e la parrocchia vennero quindi trasferite nell’attuale edificio in precedenza dedicato alla Madonna del Rosario col nome di S. Maria di Portanzia. E’ per questo motivo che al termine dei lavori di rifacimento della facciata nel 1760, sul portale venne scolpita la seguente dedica: "Rosarum Regine divoque Nicolao Myrensi titolari. A. D. MDCCLX".
La chiesa si presenta con una sobria facciata settecentesca in stile barocco, con un bel portale in pietra lavorata. L’interno, ad una sola navata, con cappelle laterali poco profonde, rispecchia lo stile essenziale della facciata. La navata è separata dal presbiterio da una balaustra di marmo lavorato, mentre in fondo all’abside l’altare maggiore si presenta in marmi policromi commessi, con dossale a due ripiani, con ai capi due volute. La volta che copre il presbiterio è a crociera mentre quella della navata si presenta a botte. L’altare laterale di destra è anch’esso in marmi policromi con dossale a due ripiani mentre l’altare laterale di sinistra è in muratura dipinto con gli stessi motivi di quello di fronte.
La Cappella del Rosario
La Cappella del SS. Rosario fu eretta al fianco della chiesa di S. Nicola de Figulis nel 1374. Il culto della Vergine del Rosario, iniziato da S.Domenico di Guzman, risale a tempi lontani. La festività fu istituita il 7 ottobre 1571 quando i cristiani si affidarono alla Vergine, invocandola con la recita del S. Rosario, negli scontri con i Saraceni che culminarono nella vittoriosa battaglia di Lepanto (1572). Nacque così la festa della Beata Vergine della Vittoria dall'anno successivo fissata alla prima domenica di ottobre. La cappella ospitava l'antica Congregazione del Rosario, il cui statuto fu approvato nel 1787, e oggi è il tradizionale punto di partenza della suggestiva "Processione del Cristo Morto" del Venerdì Santo.
Modalità d'accesso
Accessibile, con presenza di scale
Indirizzo
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Ultimo aggiornamento: 27 febbraio 2024, 21:23